sabato 29 giugno 2013

TRISTANA (Luis Buñuel)



Un film di Luis Buñuel. Con Catherine Deneuve, Fernando Rey, Franco Nero Drammatico, durata 105' min. - Spagna 1970.

Orfana, sedotta dall'anziano tutore, lo sposerà. Poi lo lascerà morire.
La giovane Tristana, rimasta orfana, viene affidata all'anziano tutore libertino Don Lope di cui ben presto diventa l'amante. Quando, però, conosce Orazio, un pittore, Tristana se ne va con lui. Due anni più tardi, ammalata, tanto che le devono amputare una gamba, la donna torna da don Lope e lo sposa. Ma quando l'uomo è colto da una crisi cardiaca mortale, Tristana non fa nulla per soccorrerlo.
Un compendio dei temi classici nell'opera di Buñuel: l l'inestricabile groviglio fra il male e il bene nella debolezza della natura umana, l'inutilità di una scelta tra i due opposti poli, la feroce satira del perbenismo. Con impeccabile eleganza. Una storia rigida che ci porta in via drammatica ad una vendetta senza tregua contro l’abuso dell’innocenza. Bunuel sceglie di nuovo la Deneuve, costruendole un bel ruolo a tutto tondo, che si adatta alle sue corde ed al suo fisico in maniera forte e determinante. Una severa messa in scena che però non trascura il racconto anche dal punto vista classico, ma non nascondendo mai le sue frecce contro un sistema religioso e politico a cui non risparmia niente. La vendetta sarà forte e determinata e senza pietà in assoluto, la ragazza tornerà al momento giusto per distruggere l’uomo che ha approfittato della sua ingenuità, e non avrà remore per accoppiare il suo dolore fisico che inciderà nella sua bellezza, alla durezza contro la persona che accompagnerà fino alla morte in maniera determinata. Tratto da un autore preferito dal regista, Galdos, da cui aveva già tratto Nazarin, il regista ha cambiato ambientazione da Madrid a Toledo, rendendo più provinciale la storia, che d’altra parte in questa situazione prende la visione giusta. Una fotografia stupenda a colori apporta quel tocco in più che completa in pieno tutta l’operazione. Il film mette in evidenza il rapporto fra Don Lope e Tristana che si inverte nella seconda parte, mettendo sempre sotto accusa la medio alta borghesia, per cui tutto si fa senza scrupoli e con determinazione quasi violenta
Kapu

1 commento:

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