sabato 29 giugno 2013

GLI EQUILIBRISTI (Ivano De Matteo)

Locandina Gli equilibristi












Un film di Ivano De Matteo. Con Valerio Mastandrea, Barbora Bobulova, Rosabell Laurenti Sellers, Grazia Schiavo, Antonio Gerardi, Antonella Attili, Stefano Masciolini, Giorgio Gobbi, Francesca Antonelli, Damir Todorovic, Antonio Tallura, Daniele La Leggia, Pierluigi Misasi, Paola Tiziana Cruciani, Lupo De Matteo, Maurizio Casagrande, Rolando Ravello
Drammatico, durata 100 min. - Italia 2012. - Medusa uscita venerdì 14 settembre 2012

Sui titoli di testa un amplesso clandestino, consumato in un archivio praticamente deserto, apre il film e introduce la trama. Per quel tradimento infatti si sfalda la famiglia al centro del racconto. Lui, impiegato del comune con 1.200Euro mensili, si trova a dover mantenere se stesso e la moglie che vive con i due figli. La situazione si fa di mese in mese sempre meno sostenibile e per non intaccare dignità e orgoglio con mancati pagamenti, a rimetterci è la qualità della vita che scende sempre di più fino ai limiti della tolleranza.

Quello che Ivano De Matteo fa compiere al suo protagonista è un viaggio dal benessere piccolo borghese fino alla povertà, intesa non solo come mancanza di denaro ma anche come perdita di umanità. Tutto avviene intorno alla maschera di Valerio Mastandrea, perfetta rappresentazione del tragicomico, attore di straordinario talento per la commedia e sguardo segnato da un'endemica e perenne tristezza. E su questi due registri si muove il film stesso, inizialmente appoggiato all'ironia del personaggio e del paesaggio (composto dall'umanità popolare romana) e con il procedere sempre più rassegnato al tragico. Il tono leggero e la possibilità di sdrammatizzare sono infatti caratteristiche che la storia volontariamente perde sempre di più a mano a mano che scema l'umanità stessa del suo protagonista, come se l'uno si accompagnasse all'altra. Senza far nulla per nasconderlo, Gli equilibristi cerca di costruire il suo percorso di disidratazione economica e umana sul modello aureo di Umberto D., di cui riprende alcuni elementi nel finale e la più generale idea di un personaggio in bilico tra necessità e dignità. De Matteo, che ha anche scritto il film assieme alla moglie Valentina Ferlan, appare tuttavia innamorato della tragicità della propria storia, più che dedito a raccontare un mondo e le sue difficoltà. Lo sguardo su una vita apparentemente tranquilla, in un sistema in cui la dignità pare un diritto e invece è un lusso facilissimo da perdere, sembra quello di un aguzzino più che di un narratore. Come se non bastassero le difficoltà oggettive, il regista aggiunge amarezze soggettive (come l'ambientazione natalizia) e ad infierire sull'impoverimento materiale sceglie inequivocabilmente di accompagnarne uno umano e affettivo ancora più drastico.

tres

1 commento:

  1. CD 1
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