Un film di Ivano De Matteo. Con Valerio Mastandrea, Barbora Bobulova, Rosabell Laurenti Sellers, Grazia Schiavo, Antonio Gerardi, Antonella Attili, Stefano Masciolini, Giorgio Gobbi, Francesca Antonelli, Damir Todorovic, Antonio Tallura, Daniele La Leggia, Pierluigi Misasi, Paola Tiziana Cruciani, Lupo De Matteo, Maurizio Casagrande, Rolando Ravello
Drammatico, durata 100 min. - Italia 2012. - Medusa uscita venerdì 14 settembre 2012.
Sui titoli di testa un amplesso clandestino, consumato in un archivio
praticamente deserto, apre il film e introduce la trama. Per quel
tradimento infatti si sfalda la famiglia al centro del racconto. Lui,
impiegato del comune con 1.200Euro mensili, si trova a dover mantenere
se stesso e la moglie che vive con i due figli. La situazione si fa di
mese in mese sempre meno sostenibile e per non intaccare dignità e
orgoglio con mancati pagamenti, a rimetterci è la qualità della vita che
scende sempre di più fino ai limiti della tolleranza.
Quello che Ivano De Matteo fa compiere al suo protagonista è un viaggio
dal benessere piccolo borghese fino alla povertà, intesa non solo come
mancanza di denaro ma anche come perdita di umanità. Tutto avviene
intorno alla maschera di Valerio Mastandrea, perfetta rappresentazione
del tragicomico, attore di straordinario talento per la commedia e
sguardo segnato da un'endemica e perenne tristezza. E su questi due
registri si muove il film stesso, inizialmente appoggiato all'ironia del
personaggio e del paesaggio (composto dall'umanità popolare romana) e
con il procedere sempre più rassegnato al tragico. Il tono leggero e la
possibilità di sdrammatizzare sono infatti caratteristiche che la storia
volontariamente perde sempre di più a mano a mano che scema l'umanità
stessa del suo protagonista, come se l'uno si accompagnasse all'altra. Senza far nulla per nasconderlo, Gli equilibristi cerca di costruire il suo percorso di disidratazione economica e umana sul modello aureo di Umberto D.,
di cui riprende alcuni elementi nel finale e la più generale idea di un
personaggio in bilico tra necessità e dignità. De Matteo, che ha anche
scritto il film assieme alla moglie Valentina Ferlan, appare tuttavia
innamorato della tragicità della propria storia, più che dedito a
raccontare un mondo e le sue difficoltà. Lo sguardo su una vita
apparentemente tranquilla, in un sistema in cui la dignità pare un
diritto e invece è un lusso facilissimo da perdere, sembra quello di un
aguzzino più che di un narratore. Come se non bastassero le difficoltà
oggettive, il regista aggiunge amarezze soggettive (come l'ambientazione
natalizia) e ad infierire sull'impoverimento materiale sceglie
inequivocabilmente di accompagnarne uno umano e affettivo ancora più
drastico.
tres
CD 1
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