Un film di Ridley Scott. Con Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos, M. Emmet Walsh, Daryl Hannah, William Sanderson, Brion James, Joe Turkel, Joanna Cassidy, James Hong, Morgan Paull, Kevin Thompson, John Edward Allen, Hy Pyke
Fantascienza, Ratings: Kids+16, durata 117 min. - USA 1982
In una Los Angeles piovosa e sovrappopolata, il poliziotto Deckard (Harrison Ford), dell'unità Blade Runner,
viene richiamato in servizio. La sua specialità è l'eliminazione di
esemplari insubordinati di "replicanti", androidi destinati al lavoro
nelle colonie spaziali. Quattro di loro, Roy Batty, Leon, Zora e Pris,
hanno raggiunto la Terra per tentare di infiltrarsi nelle industrie che
li fabbricano. I replicanti sono identici agli esseri umani, tranne che
per la durata limitata della loro esistenza e per l'apparente incapacità
di provare sentimenti. Proprio sulla registrazione delle reazioni
emotive si basa il test Voigt - Kampff, con cui Deckard indentifica in
Rachel (Sean Young), collaboratrice dell'industriale, una replicante
sperimentale, inconsapevole della propria vera natura. Deckard si pone
sulle tracce di replicanti da "ritirare", eliminando per prima la
spogliarellista Zora (Joanna Cassidy). È però Rachel a salvarlo da Leon,
mentre Pres (Daryl Hannah) si installa a casa di un ricercatore per
convincerlo a portare lei e Batty (Rutger Hauer) dall'industriale.
L'incontro non ha esito felice: i due replicanti apprendono che non c'è
modo di prolungare la loro esistenza. Deckard li raggiunge nel loro
nascondiglio e, "ritirata" Pris, affronta Batty in un duello spietato.
Salvato in extremis dal suo stesso avversario un attimo prima
che questi muoia, Deckard recupera Rachel e fugge con lei lontano dalla
città. Abile fusione di poliziesco e fantascienza, Blade Runner vive un rapporto di simbiosi con Il cacciatore di androidi,
romanzo di Philip K. Dick da cui è tratto. Anche se il film risulta più
coerente ed equilibrato, alcuni riferimenti sono apprezzabili solo
leggendo il libro: i dettagli del test o la descrizione di un mondo in
cui le riproduzioni artificiali degli animali, quasi estinti, diventano status symbol.
Tuttavia il film descrive perfettamente una società multietnica e
tratteggia perfettamente i diversi personaggi, tutti pervasi
dall'amarezza tipica dell'opera di Dick: dallo scienziato colpito da
invecchiamento precoce che vive in una casa piena di giocattoli, ai
replicanti afflitti da angosce esistenziali, dalla fragile e sensuale
Rachel alle prese con la propria identità sconosciuta al detective anni
Quaranta trasferito nel futuro. Altrettanto efficaci sono gli effetti
speciali di Douglas Trumbull e la colonna sonora di Vangelis. Blade Runner divenne rapidamente un cult-movie, cosa che anni dopo permise a Ridley Scott di distribuirne la versione "originale" ( Blade Runner: the Director's Cut).
Meno ottimistica nel finale dell'edizione nota al pubblico, essa è
priva della narrazione fuori campo del protagonista e della ripresa
aerea conclusiva, aggiunta per volontà del produttore, utilizzando
ritagli della sequenza iniziale di Shining.
tres
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