sabato 29 giugno 2013

FURYO (Nagisa Oshima)



Titolo originale Senjo No Merry Christmas. Drammatico, durata 122' min. - Gran Bretagna 1983

L'arrivo di un prigioniero inglese scuote le certezze del comandante di un lager nipponico.
Giava, 1942: il maggiore britannico Jack Celliers giunge al campo di prigionia giapponese comandato dal giovane capitano Yonoi. Questi, che crede fermamente nei principi della disciplina, dell'onore e della gloria, considera i detenuti nemici dei codardi che hanno preferito la resa al suicidio: poco a poco, fra i due ufficiali si instaura una complessa relazione, venata di attrazione sessuale... 
Oshima e Paul Mayersberg estraggono un racconto in bilico fra dinamiche omoerotiche e incontro/scontro fra culture. Monumentale affresco di antimilitarismo, e di psicoanalisi bellica fra culture opposte in scontro fisico e psicologico. In questa pellicola si ha un graduale incontro fra cuori lontani, che pian piano si avvicinano, comprendendosi a vicenda, trovando vocazione nell'amicizia e nella fratellanza, e scoprendo cosa è giusto, cosa è sbagliato, cosa trapassato e qual'è l'avvenire.Gran bel film, questo di Nagisa Oshima, che riesce a centrare bersagli diversi e di una certa rilevanza affrontando principalmente le ingiustizie che la guerra si porta da sempre dietro, ma con a supporto i contrasti tra due culture completamente diverse e una sottile e fascinosa pulsione omosessuale (gestita davvero con gran cura e sensibilità). Ma principalmente si tratta di un’opera contro la guerra, in cui la ferocia e l’ingiustizia sono caratteri dominanti e dove tutti gli uomini alla fine sono uguali, come dimostra la condanna finale inflitta al sergente Hara (Takeshi Kitano), a conflitto ormai terminato (commovente e sincero l’incontro con Lawrence). Oshima gestisce il racconto con classe, intelligenza e sensibilità le tematiche affrontate, molto attento ai dettagli e bravo anche quando devia scavando nei ricordi di Jack (ma anche lì si parla di ingiustizie e rapporti sociali), mentre il momento topico rimane il doppio bacio tra Bowie e Sakamoto (a proposito, ottimo il suo tema musicale). Film densissimo di significati, pieno di suggestioni, di rimandi, di intuizioni e di riflessioni profonde. Straordinario Kitano nei panni del sergente Hara.
Kapu

2 commenti:

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  2. Grazie Luky! Questo è un film che non vedo da una vita e che disperavo di ritrovare. Complimenti!!! :D

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