Un film di David Lynch. Con Laura Dern, Jeremy Irons, Justin Theroux, Harry Dean Stanton, Julia Ormond, Diane Ladd, William H. Macy, Laura Harring, Jordan Ladd, Stanley Kamel,Mary Steenburgen, Karolina Gruszka, Jan Hencz, Krzysztof Majchrzak, Grace Zabriskie, Ian Abercrombie, Karen Baird, Bellina Logan, Amanda Foreman, Peter J. Lucas, Cameron Daddo, Jerry Stahl
Titolo originale Inland Empire. Drammatico, durata 172 min. - USA, Polonia, Francia 2006
Delirante, irraccontabile, "definitiva" opera di David Lynch. L'attrice Nikki Grace viene scelta per interpretare _Il buio cielo del domani_, remake di un film maledetto mai concluso a causa della morte violenta dei due protagonisti. Vittima di una sorta di transfert, Nikki comincia a immedesimarsi nel copione, finché realtà e finzione si mescolano senza soluzione di continuità...
Lynch scriveva la sceneggiatura giorno per giorno, seguendo le strade perdute lungo le quali i suoi personaggi s'inoltravano. Ogni porta si apre su un'altra porta, ogni schermo su un altro schermo, nessuno può sapere con certezza se è spettatore o protagonista, se guarda o piuttosto è guardato. Quella parete in ombra, quel buco nero che ingoiava a metà film i protagonisti di Lost Highway per risputarli fuori in un'altra storia e un altro mondo si è illuminato ed è diventato il paesaggio labirintico nel quale il tempo e lo spazio si riavvolgono su se stessi senza soluzione di continuità. Girano in cerchio, come una puntina sul vinile. INLAND EMPIRE è un tuffo in un disegno di Escher, su scale che si inerpicano nel nulla, porte che si aprono su finestre, camere infinitamente concentriche. Un viaggio nel mondo di David Lynch guidato da un maestro di cerimonie d'eccezione, l?autore stesso, che sorride beffardo dietro la maschera accomodante del regista Jeremy Irons. La realtà razionale cede il passo all'universo onirico e surreale, dove Alice continua a infilarsi in specchi, case, vite sfuggite al controllo quotidiano e, a forza di aprire porte su altrove ignoti, riallaccia i fili della vita di un'altra Alice straniera, imprigionata davanti a un teleschermo. Ancora più libero ed estremo di Lost Highway e di Mulholland Drive, INLAND EMPIRE (una strada di East Los Angeles) è un paese come Twin Peaks, privo però della sua (relativamente) chiara segnaletica televisiva. Come a Twin Peaks, qui gira gente strana: una cinese e una nera che discutono sulla strada più breve per raggiungere Pomona con i mezzi pubblici, un produttore esecutivo che con spudorata flemma chiede qualche dollaro in prestito a chiunque, un gruppo di strampalati artisti del Baltico a un barbecue, tre conigli in un salotto, e le risate e gli applausi finti del pubblico che ne sottolineano ogni minima azione. Come a Twin Peaks, le chiavi per aprire i misteri sepolti e presenti si trovano solo sotto la superficie della nostra mente. Come a Twin Peaks, a INLAND EMPIRE, la mente se mai nasconde, ma non cancella. "INLAND EMPIRE" è un inno al cinema fatto da chi fa cinema.
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