sabato 29 giugno 2013

EXOTICA (Atom Egoyan)

Locandina Exotica

















Un film di Atom Egoyan. Con Mia Kirshner, Bruce Greenwood, Don McKeller, Elias Koteas, Victor Garber Drammatico, durata 104' min. - Canada 1995.

Exotica, un "peep show" dove si può guardare ma non toccare, è diretto da Zoe, incinta di Eric, che fa il dj. Vi si esibisce Christina, che si spoglia a beneficio di Francis, un ispettore del fisco che ha perso moglie e figlia. Una sera, convinto da Eric, Francis tocca Christine e viene espulso dal "peep show". Poi c'è Thomas, che commercia illegalmente in animali. Si sfiora la tragedia, emergono dolorose verità. 
Atom Egoyan, armeno-egiziano-canadese è senz'altro un regista molto dotato di duttilità della macchina da presa, di interesse per la recitazione accurata ma mai sopra le righe, di un'ossessione continua e lacerante per la visione. Nel suo universo, chiuso e coercitivo, che a volte si dipana nel ricordo (sede dell'apertura mentale e spaziale) tutto ciò ha però il valore della solitudine, ineluttabile e destinata allo sbandamento, salvo forse trovare, un personaggio nell'altro, una sorta di appiglio. ma quanto è reale esso? Un mosaico di montaggio interessante, personaggi intriganti, forse serviti da una freddezza che a tratti sembra gelare. Andatura lenta, narrazione ipnotica, trama lambiccata, regia allusiva, tematiche complesse, fascino figurativo: un piccolo "classico" di fine millennio, memore della lezione di Lynch nell'affastellare personaggi surreali in una costruzione polifonica e rapsodica, dove i nodi vengono al pettine solo alla fine, lasciando comunque nello spettatore un che di ambiguo ed irrisolto. Dietro lo specchio di un film morboso e amorale, scorre una sincera vena di dolore, pietas e umanita'. La rielaborazione del lutto (tema cardine della filmografia di Egoyan) si dipana attraverso una vicenda dal taglio psicanalitico, che ha come perno la tematica del desiderio inappagato. Un film irrisolto ma affascinante; un film a strati, di quelli che richiedono allo spettatore un certo sforzo per arrivare ad un nocciolo che spesso si rivela di una semplicita' genuina e disarmante. Personaggi stravaganti, atmosfere morbose, narrazione antilineare. Uno dei film più affascinanti di Egoyan.

tres

1 commento:

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