Un film di Stanley Kubrick.
Con Malcolm McDowell, Patrick Magee, Adrienne Corri, Michael Bates, Warren Clark, John Clive, Carl Duering, Paul Farrell, Clive Francis, Michael Gover, Miriam Karlin, James Marcus, Sheila Raynor, Philip Stone, Anthony Sharp, Godfrey Quigley, Dave Prowse, Warren Clarke, Aubrey Morris, Madge Ryan, John Savident, Steven Berkoff, Gillian Hills, Margaret Tyzack, Barrie Cookson, Lindsay Campbell, Neil Wilson, Richard Connaught, Carol Drinkwater,
Titolo originale A Clockwork Orange.
Drammatico, Gran Bretagna 1971.
Alex è un giovane senza arte né parte, figlio di proletari e dedito a
furti, stupri e omicidi. Fa capo a una banda di spostati, denominati drughi.
Dopo aver usato violenza alla moglie di uno scrittore finisce in
carcere. Viene sottoposto ad angherie ma si fa amico un prete. Pur di
essere scarcerato accetta il "trattamento lodovico", che consiste
nell'assistere a filmati di violenza. Quando esce scopre che i genitori
hanno subaffittato la sua stanza. Senza poter reagire, dovrà subire
violenza da alcuni mendicanti vendicativi, dai drughi diventati
poliziotti e dallo scrittore che ha perso la moglie e che ora si trova
su una sedia a rotelle. Tenta il suicidio e all'ospedale riceve una
visita di cortesia da parte del primo ministro. Ambientato nel futuro,
ormai alle porte, e tratto da Arancia ad orologeria di Anthony
Burgess. Geniale traversata di generi (fantascienza, storico,
drammatico, comico, grottesco, orrore), un film che mostra la violenza
per esserne un contro-manifesto. Accolto da polemiche e ovazioni al suo
apparire, è stato sequestrato per molti anni in Francia, mentre in Gran
Bretagna non può essere ancora proposto né al cinema né in
videocassetta. L'ambiguità del personaggio era necessaria per mostrare
le diverse violenze della medicina, della polizia, della politica e
della gente comune. Quando Alex viene guarito, non può gestire le
proprie scelte. Diventa docile non per volontà ma per allergia (sente
nausea quando cerca di usare violenza, anche se cerca di difendersi). La
più grande prova al cinema di Malcolm McDowell che ha ideato alcune
scene storiche, tra cui quella dello stupro a tempo di I'm singing in the rain.
Le musiche di Beethoven e Rossini rielaborate da Walter Carlos e le
immagini grandangolo di John Alcott accrescono l'immersione nell'incubo.
Doppiaggio italiano all'altezza dell'originale.
tres
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