Un film di Álex De la Iglesia. Con Carmen Maura, Eduardo Antuña, Jesús Bonilla, Paca Gabaldón Titolo originale La comunidad. Commedia nera, durata 105 min. - Spagna 2000
Una donna trova dei soldi che fanno gola a molti.
Julia, agente immobiliare, ha messo per caso le mani su un bottino di sei miliardi trovato nascosto sotto una mattonella nell'appartamento di un morto. I condomini, venuti a conoscenza del fatto, sono pronti a tutto, dalla seduzione all'omicidio, purché Julia non si allontani dal palazzo con il suo valigione pieno di pesetas. Alex de la Iglesia dirige con "La comunidad" il suo film più riuscito dimostrando di saper miscelare bene la lezione di Hitchcock, Polanski di "L'inquilino del terzo piano" e, naturalmente, sprazzi sfottenti alla Almodóvar. Claustrofobico al punto giusto, Carmen Maura, sempre sull'orlo di una crisi di nervi, è talmente brava da tenere alto lo spirito e l'ironia. ll cinema di Alex De La Iglesia è da prendere o lasciare, o lo si ama o lo si odia. Fin da AZIONE MUTANTE, il regista spagnolo (per l’esattezza basco) ha dimostrato una propensione per il grottesco e la black comedy violenta e dissacrante. Una ispirata vena narrativa e visiva accompagnata da una disinvolta abilità nell’uso della macchina da presa, che a molti irrita stroncando e liquidando con facilità ogni sua opera, sono invece al suo attivo. La storia de LA COMUNIDAD - come quasi tutti gli altri film del regista - ha una conclusione non sui generis in cui i perdenti, i brutti, gli sfigati o i portatori di handicap hanno una sorta di riscatto sociale finale nei confronti di chiunque. Quest’ultimo aspetto è una ulteriore carta vincente per il corpulento regista oltre ad uno stile stravagante ma decisamente originale e ad una impeccabile direzione d’orchestra del cast.
Kapu
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