domenica 23 giugno 2013

EMOTIVI ANONIMI (Jean-Pierre Améris)



Un film di Jean-Pierre Améris. Con Benoît Poelvoorde, Isabelle Carré, Lorella Cravotta, Lise Lamétrie, Swann Arlaud, Pierre Niney, Stéphan Wojtowicz Titolo originale Les émotifs anonymes.Commedia, durata 80 min. - Francia, Belgio 2010.

Jean-René (Benoît Poelvoorde) dirige una fabbrica di cioccolato, dove lavora la bella Angélique (Isabelle Carré), esperta nella preparazione di golose praline di cacao. Entrambi sono talmente timidi da non riuscire quasi a proferir parola, nonostante amici e colleghi provino a spronarli a vincere le loro insicurezze. Inoltre, uniti dalla comune passione per l’attività che svolgono, i due si amano ma dovranno trovare il coraggio di dichiararsi reciprocamente i loro sentimenti e superare la mancanza di fiducia nel mondo che li circonda. gli Gli emotivi anonimi del titolo funzionano come gli alcolisti. Si ritrovano in gruppo e discutono a turno dei propri problemi con gli altri e con se stessi. Essendo, però, il loro principale problema la timidezza, spesso le reazioni sono incontrollate. Per esempio, la graziosa Isabelle Carré, attrice in passato valorizzata da François Ozon, solo a sentirsi salutare da tutti all’unisono, sviene. Poi trova lavoro da un celebre maître chocolatier, Benoît Poelvoorde, che ha il suo stesso “difetto”. Ovvero un’emotività che se spinta alle estreme conseguenze può generare catastrofi. Una delle quali, come noto, si chiama amore. Se però a desiderarsi reciprocamente sono due timidi, da dove cominciare? Si rivolgeranno mai la parola? Esce con oltre un anno di ritardo in Italia, per chissà quali strani accordi distributivi, questa sobria commedia di Jean-Pierre Améris, regista di Lione che in passato si fece notare per l’apprezzabile Les aveux de l’innocent, interpretato dal sempre ottimo Jean-François Stévenin. Il registro adesso cambia radicalmente. Si sorride con parsimonia addentrandosi nel favoloso mondo di due timiducci chiamati a fare fronte comune contro tutto e tutti. Mancano i colori pastello di Jeunet, ma la prova dei due protagonisti è brillante. Benoît Poelvoorde, poi, ha una faccia incredibile, e quando si stupisce delle cose più evidenti gli diventi complice in un secondo e mezzo.
Kapu

1 commento:

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