Un film di Stanley Kubrick. Con Nicole Kidman, Tom Cruise, Madison Eginton, Jackie Sawris, Sydney Pollack,Peter Benson, Todd Field, Michael Doven, Sky Dumont, Louise J. Taylor, Stewart Thorndike, Randall Paul, Julienne Davis, Lisa Leone, Kevin Connealy, Thomas Gibson, Jackie Sawiris, Leelee Sobieski, Rade Sherbedgia, Rade Serbedzija, Leslie Lowe, Marie Richardson, Vinessa Shaw, Alan Cumming Drammatico, durata 160 min. - Gran Bretagna, USA 1999.
Attesissimo, beatificato a priori, questo film ha chiuso tre parabole:
ricerca, carriera e vita. È quasi naturale che Kubrick, dopo tanto
rigoroso, totale, maniacale e mistico impegno, non gli sia
sopravvissuto. È un altro allarmante elemento del mito di Eyes Wide Shut e
dell'autore, che ha sempre fatto film diversi, affrontando (e
risolvendo a modo suo) questo e quel tema della vita e del cinema. Qui
pone il suo suggello, la verità ultima, sul sesso, che è certamente più
importante, per fare un solo esempio, della fantascienza. Il regista si
ispira a un racconto di Arthur Schnitzler, Doppio sogno,
ambientato nella Vienna degli anni venti, e traspone la vicenda nella
New York dei giorni nostri. Alta borghesia, alto censo, belle case,
bella gente. Cruise è il medico William Harford, e Kidman è sua moglie
Alice. A un party la coppia corteggia e si fa corteggiare (venialmente),
ma tornando a casa lei gli confessa di aver recentemente provato
un'attrazione irresistibile per un ufficiale. William sembra sorriderci,
ma la rivelazione lavora sulla sua coscienza e nei suoi incubi.
Immagina la moglie in atti sessuali con l'ufficiale. Cambia il suo
rapporto con il sesso, cede alla corte della figlia di un suo paziente,
esce nella notte e incontra una prostituta, non resiste alla tentazione
di partecipare a un'orgia. Anche il sesso con sua moglie si trasforma. E
anche la sua vita si trasforma. Perché il sesso è una cosa seria e
misteriosa, dolorosa e, soprattutto (ed ecco Kubrick) pensata. Il sesso è
di certo a lungo e fortemente rappresentato, ma Kubrick si è
abbondantemente guadagnato la franchigia di artista (come Fellini),
dunque lo stile tutto soccorre. Tuttavia l'autore, per la versione
americana, ha nascosto certi particolari. Potrebbe essere inteso come
una sorta di metafora del dispetto, di un americano che ha scelto di
vivere a Londra e che da tempo non ha voluto far cinema negli USA, mecca
del cinema: "le nascondo l'essenza, che tengo per gli evoluti europei".
Il resto è ormai cronaca-leggenda, appunto: i quasi tre anni di
lavorazione, certi attori assunti poi protestati, come Keytel e
Malcovich, e le crisi matrimoniali-sessuali di alcuni protagonisti, a
cominciare dalla coppia regina Tom-Nicole. Chissà se è tutto vero.
tres
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