Un film di Steven Soderbergh. Con Jeremy Irons, Alec Guinness, Armin Mueller-Stahl, Ian Holm, Joel Grey, Theresa Russell, Robert Flemyng, Keith Allen, Brian Glover, Simon McBurney, Jeroen Krabbe Titolo originale Kafka. Thriller, durata 98' min. - USA 1991
Nella Praga degli anni Venti, dominata dal misterioso Castello in cui risiede il Potere, lo scrittore Franz Kafka, ancora quasi sconosciuto, è impiegato in una grande società di assicurazioni. Il futuro scrittore, timido e frustrato com'è, viene tiranneggiato dall'ambiguo Burgel. Recatosi all'obitorio per identificare il corpo del suo amico Eduard, ritrovato nel fiume, Kafka apprende dal commissario Grubach che la polizia dà credito all'ipotesi del suicidio. L'amante del morto invece è certa che sia stato ucciso
Tutti, chi più chi meno, hanno detestato questo film di Soderbergh su Kafka. I motivi non sussistono. Il film non è "di maniera", non è uno scherzo cinefilo, non è citazionismo d'accatto, non è scopiazzatura lynchana. E' un ottimo esempio di raffigurazione visionaria del pensiero postmoderno. Soderbergh tenta di dare al film una connotazione allegorica cambiando il b/n iniziale con il colore, per mettere in risalto il passaggio del personaggio dal mondo esterno a quello interno e segreto del Castello. Soderbergh riesce a conferire al film una componete grottesca, quasi metafisica. Il discorso è anche molto superficiale e niente affatto profondo, ma è qua che il cinema di Soderbergh diventa pura immagine. Nel dichiarare la falsità di un immaginario sfasato (quello kafkiano) che non corrisponde mai a quello vero. E' un altro mondo di un sotto mondo. Soderbergh dirige nel magnifico panorama di Praga e si fa aiutare in sede di sceneggiatura da Lem Dobbs. La fotografia invece è affidata alla mano di Walt Lloyd.
Kapu
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