domenica 30 giugno 2013

GATTO NERO GATTO BIANCO (Emir Kusturica)



Un film di Emir Kusturica. Con Bajram Severdzan, Florijian Ajdini, Srdjan Todorovic Titolo originale Black Cat, White Cat. Commedia, durata 120' min. - Jugoslavia, Francia 1998
Grga Pitic, padrino gitano nonché magnate delle discariche e Zarije, proprietario di un cementificio, sono grandi e vecchi amici pur non vedendosi da oltre 25 anni. Il figlio di quest'ultimo, Matko è un buono a nulla incapace di chiedere aiuto al proprio padre. Per questo si rivolge a Grga per farsi prestare del denaro per concludere un affare al mercato nero. Per assicurarsi la somma di denaro necessaria Matko dice a Grga che suo padre è morto. 
Il film di Kusturica è un film in cui i personaggi sono perennemente in movimento ma più che un road movie è un river movie visto che avviene tutto sulle rive del Danubio e ristretti dintorni. Kusturica in questo film ritorna alla pura arte dell'illustrazione:le sequenze sono affollati quadri in movimento con invenzioni continue, stranezze assortite (un letto carrozzina a motore per esempio), personaggi oltre il limite del grottesco (il gangster cocainomane ballerino, la cantante che leva i chiodi col sedere, i poliziotti bulgari), una scatenata festa di un matrimonio che non s'aveva da fare, resurrezioni ecc ecc. E' il suo film meno politico ma più nomade, un film eastern che non si genuflette al mito della frontiera, in cui la linea di demarcazione tra due Stati serve solo per rendere efficaci traffici illeciti, un film di gitani che si dimostrano meno arretrati e molto più allegri di quello che avevamo conosciuto dagli altri film di Kusturica. La storia in fondo interessa poco. Contano il rumore costante, la musica travolgente, le trovate e i personaggi a decine, le situazioni imprevedibili. Oltre agli uomini, contano gli animali: oche a branchi, il gattino bianco e quella nera, un maiale che lungo il film ha il tempo di mangiarsi un'intera automobile. Contano anche certi oggetti improbabili, come un letto a dondolo o una motoretta accessoriata. Kusturica continua ad avere l'occhio per le cose piccole, per i ritrattini veloci, appena schizzati che saltano fuori di continuo e affollano ogni inquadratura.
Kapu

1 commento:

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