Un film di Emilio Estevez. Con Martin Sheen, Emilio Estevez, Deborah Kara Unger, Yorick van Wageningen, James Nesbitt, Tchéky Karyo, Angela Molina, Carlos Leal, Simón Andreu,Eusebio Lázaro, Antonio Gil, Spencer Garrett
Tom (Martin Sheen), un medico statunitense, arriva in un paesino sui Pirenei francesi per recuperare il corpo del figlio, morto durante una tempesta mentre si stava recando in pellegrinaggio a Santiago de Compostela, in Spagna. Per capire cosa passasse nella mente del giovane durante quel viaggio, l’uomo decide di completare il suo progetto, affrontando in solitaria il percorso di 800 km che lo separa dal centro spagnolo e portando con sé le ceneri del ragazzo. Durante il cammino, Tom incontrerà altri pellegrini, che colmi di fede lo aiuteranno a riscoprire il vero valore della vita.
“Il cammino per Santiago” (The Way, 2010) è la settima regia dell’attore e sceneggiatore Emilio Estevez. Quando un’opera chiude il cerchio familiare dall’origine galiziana del nonno (a cui il film è dedicato nei titoli di coda) fino al nipote che dirige come un diario il cammino di un’esperienza e la vita dei padri, il resoconto è sempre difficile da stilare ed è ancor più arduo separare il fatto personale e quello che è un film da distribuire e da sintonizzare col pubblico. Una pellicola girata con basso profilo, una certa libertà e visuale sull’orizzonte non certo guardando in modo drastico il senso di appartenenza e le mura concilianti(ri) della Chiesa. Dicono che sul cammino di Santiago avvengano miracoli. Di certo non si tratta di una semplice camminata, per alcuni è una fuga, per altri una ricerca, per altri ancora un’indimenticabile avventura. Ha le carte in regola per essere definito un film on the road Il cammino per Santiago. Nella sua semplicità, è opera riconciliante, avvolta da una musica che fa da protagonista e da un candore che non lascia indifferenti. La religione non c’entra niente, Tom e i suoi compagni di strada marciano verso un nuovo tipo di pace che non a caso non termina nella basilica di Santiago. Per raggiungerla è necessario continuare a camminare sino al mare, e oltre.
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