Un film di Guillaume Canet. Con François Cluzet, Marion Cotillard, Benoît Magimel, Gilles Lellouche, Laurent Lafitte, Jean Dujardin, Valérie Bonneton, Pascale Arbillot, Anne Marivin, Louise Monot, Joel Dupuch, Hocine Merabet
Titolo originale Les petits mouchoirs. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 154 min. - Francia 2010. - Lucky Red uscita venerdì 6 aprile 2012
Dopo una notte brava in discoteca, Ludo ha un brutto incidente in moto e
viene ricoverato d'urgenza in ospedale. I suoi migliori amici, dopo
aver visto la gravità delle sue condizioni ma esser stati rassicurati
dai medici sulle possibilità di recupero, decidono ugualmente di partire
per l'annuale ritrovo a Cap Ferret. Là, Max, il più ricco ma anche il
più pedante del gruppo, ha una villa dove tutte le estati invita gli
amici di sempre a trascorrere qualche settimana fra vita di mare e gite
in barca sull'oceano. La vacanza, anziché calmare gli animi, farà
emergere tutte le nevrosi, le paure e le incomprensioni tenute nascoste
da una vita.
Dal Grande freddo della generazione post-sessantottina di Lawrence Kasdan
al caldo estivo della costa oceanica dei trenta-quarantenni parigini di
oggi, le rimpatriate tra amici prevedono un programma puntuale come la
giornata di un villaggio vacanze: segreti e bugie seguite da risate e
lacrime al ritmo di una playlist dei brani più noti degli ultimi
quarant'anni.
Prendendo ispirazione tanto dal nostalgismo agrodolce di Kasdan quanto dall'intimismo sentimentale di Claude Sautet, Piccole bugie tra amici
si propone come una di quelle imprese corali in cui a un complesso
processo di scrittura e di formazione dei caratteri deve corrispondere
un gruppo di attori capaci di muovere i sentimenti e l'empatia degli
spettatori. Da questo punto di vista, anche grazie all'impiego di tutti
i migliori attori francesi della sua generazione, bisogna riconoscere
che la commedia umana di Guillaume Canet raggiunge il suo scopo.Rimane da notare a che prezzo.
Al suo terzo film, Canet palesa definitivamente una sindrome ossessiva da enfant prodige:
la sua capacità di dirigere (bellissimo il piano sequenza d'apertura
sull'incidente) non riesce a contenere né a salvare le sue sconfinate
ambizioni. Nel precedente Non dirlo a nessuno era una trama gialla ridicolmente complicata a sacrificare un thriller teso e ben confezionato; in Piccole bugie tra amici
sono (ancor più colpevolmente per un genere come il melodramma) certi
passaggi innaturali e drammaturgicamente grossolani a non dare giustizia
ai suoi personaggi. Pignoli, cinici, omofobi, ninfomani, ossessivi,
codardi: i suoi personaggi sono tutti vittime di un narcisismo egoista
che Canet non si sente di condannare fino in fondo, ma che decide
redimere e di tamponare solo a suon di fazzolettini ricattatori.Così, se, in un certo senso, il personaggio che più dovrebbe
somigliargli è quello dell'attore sciupafemmine Éric (Gilles Lellouche),
in realtà finisce per comportarsi come il padrone di casa moralista Max
(François Cluzet), invitando attori e spettatori ad assistere a una
commedia umana in cui basta ridere e piangere a comando per salvarsi
dall'egoismo di cui siamo (saremmo?) tutti colpevoli.
tres
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