giovedì 27 giugno 2013

INFEDELE PER CASO (Josh Appignanesi)

Locandina Infedele per caso













Un film di Josh Appignanesi. Con Omid Djalili, Matt Lucas, Richard Schiff, Archie Panjabi, Miranda Hart.
Titolo originale The Infidel. Commedia, durata 105 min. - Gran Bretagna 2010. - Mikado

Mahmud Nasir è un musulmano che vive a Londra con la moglie e i due figli. Pur essendo intimamente devoto non è un praticante impeccabile, cede ai piaceri dell'alcool, a un linguaggio colorito e salta buona parte delle preghiere obbligatorie ma, in previsione del matrimonio del figlio più grande con la figliastra di un leader integralista, si prepara a dimostrarsi un vero musulmano, per ottenere la benedizione del futuro consuocero e far felice la sua famiglia. Peccato però che, proprio negli stessi giorni, Mahmud scopra per caso di essere stato adottato e, soprattutto, di essere nato ebreo, sotto il nome di Solly Shimshillewitz.
Più che investito da una reale crisi di identità, il protagonista di Infedele per caso , che conosciamo all'indomani della morte della madre (adottiva), si ritrova disposto a tutto pur di incontrare il vero padre, così che nel film si sovrappongono con profitto almeno tre linee narrative, tutte al maschile, che hanno a che fare con la figura del padre, terreno o divino che sia.
Dopo aver studiato serissimamente la comunità degli ebrei ortodossi del nord di Londra, in "Song od Songs", col secondo lungometraggio Josh Appignanesi torna a parlare di orgoglio e pregiudizio semita in modo politicamente ultrascorretto ma indubbiamente divertente. Nonostante stia ben più attento ad applicare la satira al mondo musulmano mentre non alleggerisce la mano con ciò che riserva al popolo eletto, trova nell'interpretazione del protagonista, Omid Djalili, un corpo e uno "spirito" effettivamente adatti per entrambe le fedi, così che le sequenze in cui Mahmud si guarda allo specchio trasmettono alla perfezione il messaggio del film, senza bisogno di parole. Restando sul piano attoriale, va aggiunto che la strana coppia che Djalili forma con Richard Schiff, nei panni del suo sciatto pigmalione Lenny Goldberb, un tassista ebreo alcolizzato, lasciato dalla moglie e arrabbiato col mondo, dà luogo a un duetto divertente e credibilissimo. Se la commedia sulle differenze culturali è ormai un piccolo genere, per giunta nel suo momento d'oro, non tutte valgono la pena di esser viste come questa e poche contengono lo stesso numero di battute di qualità e di situazioni comiche indovinate. Si intuisce il divertimento di David Baddiel in fase di scrittura senza che si avverta l'esistenza di un percorso narrativo precotto, eccezion fatta per il finale nella moschea, necessario ma un po' sprecato, di certo perfettibile.

tres

1 commento:

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